SERVADIO, OFI LAZIO – LA FISIOTERAPIA HA ASSUNTO UN RUOLO SEMPRE PIÙ CENTRALE NELLA MALATTIA DI PARKINSON GRAZIE ALLA RICERCA.

Si è tenuto lo scorso 25 novembre il convegno “Oltre il Parkinson: Salute e Benessere”, presso il Palazzo della Cultura di Cassino, un’occasione di confronto e dibattito aperta alla cittadinanza sul tema del Parkinson. A organizzare l’iniziativa la Casa di Cura San Raffaele di Cassino e l’Azione Parkinson Ciociaria (APS), per celebrare la XV giornata nazionale dedicata alla patologia neurodegenerativa promossa dalla Fondazione LIMPE.

Le parole del Presidente Servadio che ha inviato un videomessaggio per testimoniare la vicinanza dell’Ordine dei Fisioterapisti del Lazio alle moltissime persone colpite da questa malattia e alle loro famiglie: “Ringrazio gli organizzatori di questo evento e in modo particolare la Dott.ssa Francesca De Pandis e la Dott.ssa Valeria Levi Della Vida, consentitemi anche un ringraziamento alle Fondazione LIMPE per l’attività che quotidianamente svolge nella produzione scientifica, a nostro parere strumento irrinunciabile per poter approcciare alle malattie degenerative di tipo cronico come la malattia di Parkinson. La Fisioterapia negli ultimi anni ha assunto un ruolo sempre più centrale, questo grazie all’attività della ricerca scientifica condotta anche e soprattutto dai nostri ricercatori Fisioterapisti. Le evidenze ci dicono che fin dagli stadi iniziali della malattia di Parkinson la Fisioterapia è importante, e può permettere un rallentamento della progressione dei sintomi quando questi sono meno responsivi alla terapia farmacologica. Quindi un connubio fondamentale. Chiedono spesso a noi Fisioterapisti la differenza nel condurre una sana attività fisica i suoi eventuali benefici e un esercizio terapeutico: l’attività fisica è quella che assolutamente va consigliata a tutti gli individui nel quotidiano, la camminata o il salire e scendere le scale, il nordic walking il quale sicuramente produce effetti positivi, ma l’esercizio terapeutico condotto e monitorato con il Fisioterapista ha invece lo scopo di andare ad agire sul sintomo specifico e sui fenomeni particolari e caratterizzanti la malattia di Parkinson ( il freezing il disturbo dell’ andatura e dell’equilibrio etc..) La fisioterapia, quindi, ha fatto grandi passi avanti nello studio delle alterazioni del movimento direzionando negli ultimi anni la ricerca sulle modalità più efficaci per ridurre queste alterazioni e per facilitare l’apprendimento di movimenti corretti. Non posso quindi far altro che testimoniare la nostra attività istituzionale costante e la ricerca condotta da tutte le associazioni – come quella che porta avanti la nostra associazione tecnico scientifica l’Aifi – e rinnovare il dialogo e la collaborazione con tutte le istituzioni e soprattutto con le associazioni di pazienti, per costruire insieme conoscenza e promozione di percorsi di salute sempre più appropriati.

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