SANITA’. DALLA PIAZZA ALL’UNIVERSITA’: DUE GIORNI DI EVENTI PER L’INVECCHIAMENTO SANO CON I FISIOTERAPISTI DI OFI LAZIO
Servadio: “solo professionisti abilitati per tutelare la salute dei cittadini” fisioterapisti impegnati da sempre nella cura e nella prevenzione”
(DIRE) Roma, 5 set. – ‘Invecchiare? Non Ci Casco’: con questo slogan l’Ordine dei Fisioterapisti del Lazio apre le celebrazioni per l’edizione 2025 della Giornata Mondiale della Fisioterapia, sottolineando il valore e il ruolo dei professionisti nella vita quotidiana delle persone. Il tema proposto quest’anno da World Physiotherapy, l’associazione internazionale che dal 1996 promuove la ricorrenza, è dedicato all’importanza della fisioterapia e dell’attività fisica nell’invecchiamento sano, con un’attenzione specifica alla prevenzione della fragilità e delle cadute.
Il primo appuntamento targato OFI Lazio è fissato per domenica 7 settembre a Roma, in piazza del Popolo: un’intera giornata, dalle 10 alle 19, durante la quale i fisioterapisti saranno a disposizione dei cittadini con materiale informativo e consigli pratici. L’iniziativa rientra anche nel percorso di ‘Fisioterapista in Ordine’, la campagna dell’Ordine dedicata alla sicurezza delle cure e al corretto orientamento verso professionisti qualificati. L’invecchiamento della popolazione è una delle grandi sfide del nostro tempo: secondo i dati internazionali, nel 2019 le persone con più di 60 anni erano circa un miliardo, ma entro il 2030 diventeranno 1,4 miliardi e raggiungeranno quota 2,1 miliardi nel 2050. Ancora più impressionante l’aumento degli over 80, destinati a triplicare tra il 2020 e il 2050 fino a raggiungere i 426 milioni.
Di fronte a numeri così significativi, diventa fondamentale parlare di invecchiamento sano. Invecchiare, infatti, non significa rinunciare alle proprie abitudini o ridurre le attività preferite, ma piuttosto continuare a coltivare passioni, relazioni sociali e uno stile di vita attivo. Il contesto in cui si vive, gli ambienti e le scelte quotidiane giocano un ruolo determinante nel mantenere il benessere fisico e mentale.
Gli esperti sottolineano che la prevenzione deve iniziare presto e proseguire lungo tutto l’arco della vita. Le buone pratiche sono ormai note: muoversi regolarmente, allenare equilibrio e coordinazione, mantenere articolazioni e muscoli in attività, seguire una dieta equilibrata e coltivare rapporti sociali. Tutti elementi che contribuiscono a ridurre il rischio di malattie croniche e a migliorare la qualità della vita.
In questo percorso i fisioterapisti svolgono un ruolo chiave: possono indicare strategie personalizzate per adottare abitudini sane, proporre programmi di esercizio mirati e, quando necessario, accompagnare le persone a modificare gradualmente il proprio stile di vita. ‘Non è mai troppo tardi per iniziare a fare attività fisica’, ricordano gli specialisti, sottolineando che anche in età avanzata si possono ottenere benefici concreti dall’allenamento della forza muscolare, se guidato in sicurezza.
L’attività fisica è l’esercizio, inoltre, è lo strumento più efficace per prevenire le cadute, uno dei rischi più frequenti e pericolosi nell’età adulta. Grazie a programmi personalizzati messi a punto dai fisioterapisti sulla base di valutazioni e screening per lo studio dell’autonomia funzionale e dell’indipendenza è possibile migliorare forza, equilibrio, flessibilità e coordinazione, riducendo il pericolo di incidenti domestici o traumi invalidanti. Non a caso, alcuni studi dimostrano che le persone più attive hanno il 41% in meno di probabilità di sviluppare fragilità o sarcopenia, la perdita di massa e forza muscolare legata all’età.
In sintesi, la fisioterapia non è soltanto cura: è anche e soprattutto prevenzione. E rappresenta uno strumento essenziale per accompagnare la società verso un futuro in cui invecchiare bene diventi la regola, non l’eccezione.
Lunedì 8 settembre le celebrazioni della Giornata Mondiale della Fisioterapia 2025 si sposteranno all’Aula Magna Auditorium dell’Università Medica Internazionale di Roma UniCamillus. Dalle 14:00 alle 18:30 studenti, docenti e professionisti dei corsi di laurea in Fisioterapia del Lazio si confronteranno su invecchiamento attivo, prevenzione della fragilità e riduzione del rischio di cadute. L’incontro, organizzato con la sezione territoriale di AIFI Lazio e con il contributo delle principali università della regione, vedrà la partecipazione di figure di rilievo della formazione accademica.
“Il messaggio che vogliamo trasmettere – spiega all’agenzia Dire la Presidente di OFI Lazio, Annamaria Servadio– è innanzitutto di vicinanza ai cittadini, senza dimenticare la battaglia contro l’abusivismo della professione. Rivolgersi a un fisioterapista abilitato e iscritto all’Ordine non è un dettaglio, ma un principio di salute pubblica. Le attività di quest’anno per questa giornata sono costruite intorno alle persone: vogliamo sensibilizzare sulla necessità di muoversi correttamente per prevenire fragilità e cadute, che rappresentano una delle criticità maggiori per la popolazione anziana. La fisioterapia, in questo campo, è decisiva: migliora forza, equilibrio, autonomia e riduce i rischi legati all’età”.
In piazza del Popolo, i cittadini troveranno un gazebo informativo con professionisti provenienti da tutto il territorio regionale, pronti a fornire indicazioni sui servizi disponibili, rispondere a dubbi e orientare le richieste di bisogno anche nei territori delle nostre province. “Non distribuiremo solo materiale informativo e gadget– aggiunge Servadio– ma daremo a tutti la possibilità di ricevere chiarimenti personalizzati, sempre ribadendo l’importanza di rivolgersi a un fisioterapista regolarmente iscritto all’Ordine”.
La Giornata Mondiale della Fisioterapia 2025 sarà anche l’occasione per guardare al futuro della professione. L’Ordine del Lazio, fin dalla sua istituzione, ha promosso la ricerca e la formazione, finanziando borse e assegni di studio. Proprio in questi mesi è in corso il lavoro per l’attivazione di un ulteriore dottorato di ricerca: “Abbiamo sempre voluto celebrare questa ricorrenza partendo dalle nostre università– sottolinea Servadio– perché gli studenti sono il cuore pulsante della nostra professione ed il futuro. Crediamo nella loro energia e nella loro visione da condividere: i giovani sono i protagonisti dell’evoluzione della fisioterapia e saranno loro a portare avanti la cultura della cura, della prossimità e della presa in carico delle persone”.
La giornata dell’8 settembre si concluderà con una Tavola Rotonda che darà voce proprio agli studenti: un’occasione per ascoltare le loro riflessioni sull’attualità e sul futuro della fisioterapia, tra prospettive di crescita, ricerca e nuove opportunità per il benessere dei cittadini.
“Crediamo fermamente nella formazione- conclude la Presidente di OFI Lazio- perché ogni cambiamento e ogni evoluzione devono camminare di pari passo con competenza e aggiornamento costante. La formazione dei nostri giovani permette di acquisire e aggiornare competenze professionali, migliorando la crescita personale, oltre a promuovere la cultura, l’innovazione e la coesione sociale.








